Magistrato di professione e monaco per vocazione, Sergio viveva da tempo in solitudine nei pressi di Cesarea, quando si sentì spinto a seguire un irresistibile richiamo che lo portò fino alla città ed esattamente nel foro, dove Saprizio, governatore dell'Armenia e della Cappadocia, stava compiendo sacrifici in onore di Giove. Quello che Sergio aveva sentito era in realtà il richiamo del martiro, che egli affrontò serenamente, porgendo il capo al carnefice, nell'anno 304.
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