Si festeggia una volta ogni 4 anni il santo patrono di Trieste, vissuto nel IV secolo e gettato nel mare adriatiatico con le mani ed i piedi avvinti in ceppi di piombo, è festeggiato solo in questo giorno in ogni anno bisestile. I pii concittadini vedendo riemergere il povero corpo del martire, lo portarono sulla collina che sovrasta la città e lo seppellirono in una semplice cappella, la stessa che, trasformata ed ampliata, sarebbe divenuta l'Italianissima chiesa di San Giusto.
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