Cerca nel blog

mercoledì 29 febbraio 2012

Acta est fabula


Acta est fabula  
Autore Augusto
Traduzione: La rappresentazione è finita
  Ultime parole di Augusto morente

Acquerèllo° - Sostantivo maschile


I puristi ritengono sia meglio dire aquerèllo, ma non è un errore

mercoledì 29 Febbraio 2012 - San Giusto - Martire - IV Secolo - Mare adriatico


Si festeggia una volta ogni 4 anni il santo patrono di Trieste, vissuto nel IV secolo e gettato nel mare adriatiatico con le mani ed i piedi avvinti in ceppi di piombo, è festeggiato solo in questo giorno in ogni anno bisestile. I pii concittadini vedendo riemergere il povero corpo del martire, lo portarono sulla collina che sovrasta la città e  lo seppellirono in una semplice cappella, la stessa che, trasformata ed ampliata, sarebbe divenuta l'Italianissima chiesa di San Giusto.

martedì 28 febbraio 2012

Accusare nemo se debet nisi coram Deo


Accusare nemo se debet nisi coram Deo  
Autore  
Traduzione: Nessuno è obbligato ad accusare sé medesimo se non in faccia a Dio

Acquàio - Sostantivo maschile


Acquàio
-      Sostantivo maschile
Sarebbe il termine più corretto per quello che oggi viene definito lavello o, con espressione proveniente dai dialetti settentrionali, lavandino.
È il bacino fatto a vasca, con scarico dell’acqua in cui si lavano le stoviglie.

Invece, il lavabo (dal latino lavabo, laverò, parola iniziale degli ultimi versetti del Salmo XXVI con cui il sacerdote, durante la messa accompagna la cerimonia della abluzione delle mani: lavabo inter innocentes manus mea), ha finito con l’indicare il tipico lavandino da bagno.

Mar I set di Quaresima - Voi dunque pregate così


Vangelo

Mt 6,7-15
Voi dunque pregate così.




+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Parola del Signore

martedì 28 Febbraio 2012 - San Romano - abate - V secolo



L'episodio più noto del santo francese Romano della fine del V secolo, fu quella di quando si recò in pellegrinaggo sulla tomba di san Maurizio. Costretto a fermarsi in una capanna per difendersi dai rigori dell'inverno svizzero, si accorse che apparteneva a due lebbrosi. Dopo averli abbracciati come fratelli ed aver passato molte ore con loro, il santo si allontanò, lasciandoli guariti dal terribile male. Oltre che per questo miracolo, il francese Romano è ricordato per aver fondato numerose abbazie, come quelle di Condat, di Leuconne e di Saint Romain de la Roche.


Voi dunque pregate così


Vangelo

Mt 6,7-15
Voi dunque pregate così.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Parola del Signore

Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno


Vangelo

Mt 9,14-15
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Parola del Signore

lunedì 27 febbraio 2012

Accipere quam facere praestat iniuriam


Accipere quam facere praestat iniuriam  
Autore Cicerone
Traduzione: E' meglio ricevere un torto che farlo

Àcme - Sostantivo femminile


Àcme
-      Sostantivo femminile
etimologia
Ha la stessa origine di àcme, ma attraverso un errore di scrittura si è modificato leggermente nella grafia
Termine medico
È un infezione delle ghiandole sebacee.

Lun I set di Quaresima - Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me


Canto al Vangelo (2Cor 6,2)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ecco ora il momento favorevole,
ecco ora il giorno della salvezza!
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!


>
Vangelo

Mt 25,31-46
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.




+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Parola del Signore

lunedì 27 Febbraio 2012 - San Leandro - vescovo - VI secolo - Cartagena


Fratello meno noto del sapientissimo sant'Isidoro di Siviglia, Leandro nacque a Cartagena nel VI secolo, figlio del governatore di quella città. Entrato nello stato religioso, ottenne ben presto la cattedra vescovile di Siviglia, dove svolse un'attività apostolica intensissima e combattè con successo l'eresia ariana. Nella sua non lunga vita, tormentata dalle malattie e dalle penitenze che volontariamente si infliggeva, ebbe la grande soddisfazione di convertire ed educare il giovane erede al trono di Spagna.

Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me


Vangelo

Mt 25,31-46
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Parola del Signore

domenica 26 febbraio 2012

Acid music - (neol) Locuzione sostantivale femminile invariabile


Acid music
-      (neol) Locuzione sostantivale femminile invariabile
etimologia
Deriva dall’inglese acid (acido = droga) e music (=musica)
Espressione tipica del rock

Domenica 26 Febbraio 2012 - San Claudiano - martire - Panfilia - Asia Minore


Era un povero pastore nativo della Panfilia, in Asia Minore, il semplice Claudiano, che fu torturato e messo a morte sotto l'imperatore Decio, insieme ai santi Papia, Diodoro e Conone.

sabato 25 febbraio 2012

Accipe quod tuum, alterique da suum


Accipe quod tuum, alterique da suum  
Autore Prendi quel ch'è tuo dà agli altri il loro
Traduzione: Motto di Filippo II re di Spagna

I domenica di quaresima anno B - Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli


Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!


>
Vangelo

Mc 1,12-15
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli




+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Parola del Signore

A chi di dovere°


A chi di dovere°

attenzione
È forma considerata scorretta, usata di frequente al posto di espressioni più precise quali a chi spetta, a chi compete.

Sabato dopo le ceneri - Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano


Canto al Vangelo (Ez 33,11)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Io non godo della morte del malvagio, dice il Signore,
ma che si converta dalla sua malvagità e viva.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!


>
Vangelo

Lc 5,27-32
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano.




+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Parola del Signore

Sabato 25 Febbraio 2012 - San Cesario

Nato nel 330 in Cappadocia, Cesario appartenne ad una famiglia nella quale la santità era la norma. Santo fu il padre, Gregorio il vecchio, santa la madre, il cui nome era Nonna. Divennero santi anche il fratello Gregorio, noto con l'appellativo di Nazianzeno, e la sorella Gorgonia. Cesario, medico alla corte di Costantinopoli, ricevette il battesimo in età abbastanza matura e visse santamente, dividendo i suoi beni con i poveri della città di Nicea.

venerdì 24 febbraio 2012

Accipe pileum pro corona


Accipe pileum pro corona  
Autore Ricevi il beretto in luogo della corona
Traduzione: (cioè, che  vale da quanto una corona)
  Formula dell'imposizione del beretto dottorale nel conferimento delle lauree

Accipe librum et devora illum


Accipe librum et devora illum  
Autore dalla bibbia
Traduzione: Prendi il libro e divoralo

Acèrrimo È il superlative irregolare dell’aggettivo acre


Acèrrimo
È il superlative irregolare dell’aggettivo acre
errore
La forma °°acrìssimo è errata.

°° = errori gravi

Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno


Canto al Vangelo (Am 5,14)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Cercate il bene e non il male, se volete vivere,
e il Signore sarà con voi.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!


>
Vangelo

Mt 9,14-15
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.




+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Parola del Signore

venerdì 24 Febbraio 2012 - San Sergio


Magistrato di professione e monaco per vocazione, Sergio viveva da tempo in solitudine nei pressi di Cesarea, quando si sentì spinto a seguire un irresistibile richiamo che lo portò fino alla città ed esattamente nel foro, dove Saprizio, governatore dell'Armenia e della Cappadocia, stava compiendo sacrifici in onore di Giove. Quello che Sergio aveva sentito era in realtà il richiamo del martiro, che egli affrontò serenamente, porgendo il capo al carnefice, nell'anno 304.

giovedì 23 febbraio 2012

Accipe coronam ducalem ducatus Venetiarum


Accipe coronam ducalem ducatus Venetiarum
Autore  
Traduzione: Ricevi la corona ducale del dogato di Venezia
Formula Formula con la quale dal doge Riniero in poi (1259) il Principe nuovamente eletto riceveva dal consigliere più giovane la beretta dogale

Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà


Canto al Vangelo (Mt 4,17)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Convertitevi, dice il Signore,
perché il regno dei cieli è vicino.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!


>
Vangelo

Lc 9,22-25
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.




+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

Parola del Signore

Accusàre - Verbo transitivo


Accusàre
-      Verbo transitivo
Incolpare; chiamre a rispondere di un illecito davanti all’autorità giudiziaria.
Di fuori dell’ambito giurico i pristi ne sconsigliano l’uso
Attenzione
Invece del francesismo °accusare ricevuta (dal francese accuser rèception) è meglio dare o rilasciare ricevuta

Mer I set di Quaresima -A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona


Canto al Vangelo (Gl 2,12-13)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore,
perché sono misericordioso e pietoso.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!


>
Vangelo

Lc 11,29-32
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.




+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore

giovedì 23 Febbraio 2012 - San Policarpo


è forse l'unico momento di debolezza del quale rimase vittima a rendere la storia di Policarpo, discepolo di san Giovanni Evangelista e vescovo di Smirne, ancora più commovente ed umana. Erano in corso feroci persecuzoni contro i cristiani; il vescovo ,ormai vecchio, temendo di non essere in grado di sopportare il martirio, si nascose in un granaio. Venne egualmente catturato ed affrontò nel 156 il tormento del fuoco con supremo coraggio, mentre, secondo un testimone, il suo corpo assumeva "il colore del pane cotto da poco, o d'una lega d'oro e d'argento in fusione e lo splendore abbagliava la vista".

Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.


Vangelo

Lc 9,22-25
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

Parola del Signore

mercoledì 22 febbraio 2012

Accrescitivi cfr alteràti (nòmi)

Accrescitivi cfr alteràti (nòmi)

mercoledì 22 Febbraio 2012 - Cattedra di San Pietro


Si celebra oggi una delle più venerate relique del mondo cristiano, cioè la Cathedra Petri Apostoli qua primum Romae sedit. L'antichissimo seggio ligneo, per secoli ritenuta la vera "cattedra" di Pietro, risalirebbe in realtà all'epoca carolingia e potrebbe essere nientemeno  che il trono imperiale portato a Roma da Carlo il Calvo, per conferire maggiore solennità alla cerimonia della sua incoronazone, avvenuta per mano di Giovanni VIII il 25 dicembre dell'875. L'aspetto attuale del seggio si deve al Bernini, che ricevete da papa Alessandro VII l'incarico di preservare la preziosa reliqua, realizzando per essa il magnifico rivestimento in bronzo dorato che la contiene.

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà


Vangelo

Mt 6,1-6.16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Parola del Signore

martedì 21 febbraio 2012

Accessit Autore Traduzione: Si avvicinò nel linguaggio scolastico di dice candidato che ha ottenuto voti sufficienti.


Accessit  
Autore  
Traduzione: Si avvicinò
  nel linguaggio scolastico di dice candidato che ha ottenuto voti sufficienti.

Accòrgersi - Verbo intransitivo pronominale


Accòrgersi
-      Verbo intransitivo pronominale
Coniug. 1° pers. Sing. ind. Pres.
Io mi accòrgo
Coniug. 2° pers. Sing.
Tu ti accòrgi
Passato remoto
Io mi accòrsi
Participio passato
accòrto

martedì 21 Febbraio 2012 - San Pier Damiani


Sapiente dottore della Chiesa vissuto nell'XI secolo, Pier Damiani nacque, già orfano di padre, in una famiglia numerosa e poverissima. Percorsi con eccezionale rapidità tutti i gradini della carriera scolastica prima ed ecclesiastica dopo, fu vescovo e cardinale e mise la sua sapienza al servizio della Chiesa, nella lotta contro la simonia ed il nicolaismo, come veniva chiamata la tendenza del clero ad infrangere il celibato. Nonostante tutto Pier Damiani amò sopra ogni cosa la pace del cnvento; ma fu durante l'ennessimo viaggio imposto dal suo apostolato che lo colse la morte, nei pressi della città di Ravenna, dove è sepolto.

Il Figlio dell’uomo viene consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti


Vangelo

Mc 9,30-37
Il Figlio dell’uomo viene consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Parola del Signore

lunedì 20 febbraio 2012

Abyssus abyssum invoct


Abyssus abyssum invoct  
Autore  
Traduzione: l'abbisso chiama l'abisso
dalla Bibbia

Accompagnàrsi - Verbo riflessivo


Accompagnàrsi
-      Verbo riflessivo
Attenzione
Si trova frequentemente la forma erronea °accompagnarsi a qualcuno (o a qualcosa).

lunedì 20 Febbraio 2012 - Sant'Eleuterio



Il nome di Euleuterio, che significa "liberatore",  appartiene tra gli altri ad un santo vescovo di Tournai, in Francia, martirizzato nel 532. In un periodo in cui la Chiesa di Francia era ancora in mano ai pagani, Euleuterio sibattè con coraggio e sapienza, preparando la strada alla conversione del re Clodoveo.

Credo, Signore; aiuta la mia incredulità


Vangelo

Mc 9,14-29
Credo, Signore; aiuta la mia incredulità.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro.
E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.
Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».

Parola del Signore

domenica 19 febbraio 2012

Abusus non tollit usum


Abusus non tollit usum  
Autore  
Traduzione: l'abuso non toglie l'uso

Acclùdere - Verbo transitivo


Acclùdere
-      Verbo transitivo
Chiudere qualcosa insieme a un’altra contenuta in un involucro.
Il participio passato accluso vuol dire chiuso dentro, non occorre quindi ripetere una locuzione temporale o di luogo.
Errore
Pertanto, l’espressione °°qui accluso è considerata dai puristi che ritengono sia già sufficiente dire accluso.

°° = errori gravi

Domenica 19 Febbraio 2012 - San Mansueto


Vissuto nel VII secolo, san Mansueto ha legato il suo nome a quello di un'eresia oggi quasi completamentedimenticata, quella dei Monoteliti, che sostenevano esserci in Dio ed in Gesù un'unica volontà. A molti può apparire un'affermazione abbastanza innocua, ma non era tale al tempo di Mansueto, Romano di nascita e vescovo di Milano, che si impegnò con tutte le sue forze per combatterla e vincerla. E così fu, visto che nel 680, poco prima della morte di Mansueto, il cncilio convocato da papa Agatone pose fine per sempre all'eresia monotelita.

Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra


Vangelo

Mc 2,1-12
Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.

+ Dal Vangelo secondo Marco

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella e sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Parola del Signore

sabato 18 febbraio 2012

Ab urbe condita, ovvero A.U.C


Ab urbe condita, ovvero A.U.C.  
Autore  
Traduzione: Dalla fondazione della città
  Ossia di Roma, che si fissa generalmente, secondo il computo di Varrone, all'anno 753 avanti Cristo

Acclimatàre°, acclimatàrsi° - Verbo transitivo – verbo riflessivo


Acclimatàre°, acclimatàrsi°
-      Verbo transitivo – verbo riflessivo
Etimologia
Deriva dal francese acclimater che a sua volta da climat = clima
Adattare, adattarsi a un clima diverso da quello di origine

Gramm.
I puristi preferiscono dire acclimarsi, assuefarsi a un clima. Lo stesso discorso vale per il sostantivo femminile acclimataziòne.
Si può sostituirre il francesismo con un termine italiano: acclimazione = da clima
Coniug. 1a pers. Sing. Ind. Pres.
Io acclìmato.


° = parole poco corrette o da evitare
°° = errori gravi

Sabato 18 Febbraio 2012 - San Simeone


Siamo intorno alla metà del IV secolo. Simenone, vescovo di Seleucia, trascinato davanti al re persiano Sàpore, viene esortato ad adorare il Sole, per aver salva la vita. "Voi stesso valete più del sole - ribatte prontamente il vescovo - perché Dio vi ha dato un'intelligenza ed un'anima che lui non ha". Il dialogo è riportato negli Atti del santo, che riferiscono anche che, per ordine del re persiano, Simeone fu fatto straziare ed uccidere, dopo aver assistito al martirio di ben 100 correligionari.

Fu trasfigurato davanti a loro


Vangelo

Mc 9,2-13
Fu trasfigurato davanti a loro.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».
E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio dell’uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io però vi dico che Elìa è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».

Parola del Signore

venerdì 17 febbraio 2012

Ab uno disce omnes


Ab uno disce omnes  
Autore Virgilio
Traduzione: Ma la frase completa è…
  Crimine ab uno Disce omnes

acciecàre - Verbo transitivo


acciecàre
Verbo transitivo
grammatica
Nonostante sia un derivato di cieco, la i tende a scomparire come in tutti gli altri derivati
Per i puristi la forma più corretta è
accecàre

venerdì 17 Febbraio 2012 - Santa Marianna


La tradizione la vuole sorella di san Filippo apostolo, del cui martirio, avvenuto in Lidia, sarebbe stata testimone, Recatasi in Licaonia, in Asia minore, Marianna svolse una fervida opera missionaria, assistendo, convertendo ed amministrando il battesimo, fatto insolito per una donna. In tempi di femminismo avrebbe rivendicato a buon diritto il titolo di  "apostola"; si contentò invece di essere una semplice operaia della fede, felice di lavorare e di morire nell'ombra.

Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà


Vangelo

Mc 8,34-9,1
Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro:
«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».

Parola del Signore

giovedì 16 febbraio 2012

Abundans cautela non nocet


Abundans cautela non nocet  
Traduzione: L'eccessiva precauzione non guasta
Forma: A. Giuridica

Parole che vanno sempre senza l’accento


Parole che vanno sempre senza l’accento



E
Congiunzione
Che
Pronome e congiunzione
Da
Preposizione
Di
Di preposizione
La
Articolo e nota musicale
Li
Pronome
Ne
Pronome e avverbio
Se
Congiunzione
Si
Pronome e nota musicale
Te
pronome

Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire


Vangelo

Mc 8,27-33
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Parola del Signore

mercoledì 15 febbraio 2012

Abstine et sustine


Abstine et sustine  
Traduzione: Astienti e sopporta
Massima Celebre massima degli stoici, tratta dal Manuale di Epitteto

Stiamo lavorando per rendere interessante questo Blog

In lavorazione

Parole che vanno sempre con l’accento




è
Verbo essere
Ché perché
Congiunzione
Verbo dare
Giorno
Avverbio
Avverbio
congiunzione
Pronome
Avverbio
Bevanda