Abitìno = Diminutivo di abito.
àbitino che essi àbitino
3°a Persona plurale del congiuntivo presente di abitàre
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martedì 31 gennaio 2012
Fanciulla, io ti dico: Alzati!.
Vangelo
Mc 5,21-43
Fanciulla, io ti dico: Alzati!.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
Parola del Signore
lunedì 30 gennaio 2012
Preghiera della Santa Croce
Chi spende la propria vita secondo le indicazioni del Vangelo accumula tesori che resteranno fissi nei cieli; non solo nessuno potrà rubarli al credente, ma frutteranno abbondantemente in amore è in bontà.
Abitanti d'Italia
Gli aggettivi e i sostantivi derivati dai toponomi terminano in generale in: -ano
Esempio: palermitano, napoletano.
-ese per esempio genovese, milanese
-ino per esempio varesino, trentino
Esempio: palermitano, napoletano.
-ese per esempio genovese, milanese
-ino per esempio varesino, trentino
Esci, spirito impuro, da quest’uomo.
Vangelo
Mc 5,1-20
Esci, spirito impuro, da quest’uomo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.
Parola del Signore
domenica 29 gennaio 2012
Aberràre - verbo intransitivo
Significato: Deviare, sviarsi.
Coniug. 1°a persona singolare indicativo presente: io abèrro.
Vuole l'ausiliare avere.
Coniug. 1°a persona singolare indicativo presente: io abèrro.
Vuole l'ausiliare avere.
Insegnava loro come uno che ha autorità
Vangelo
Mc 1,21-28
Insegnava loro come uno che ha autorità.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Parola del Signore
sabato 28 gennaio 2012
Abdicàre - verbo intransitivo
Rinunciare all'autorità sovrana.
Esempio: il re fu costretto ad abdicare; abdicare al trono
Coniug:
1°a persona singolare indicativo presente io àabdico
2°a persona singolare: tu àbdichi
Vuole l'ausiliare avere
Esempio: il re fu costretto ad abdicare; abdicare al trono
Coniug:
1°a persona singolare indicativo presente io àabdico
2°a persona singolare: tu àbdichi
Vuole l'ausiliare avere
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
Vangelo
Mc 4,35-41
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore
venerdì 27 gennaio 2012
Oggi è il giorno della memoria
Il giorno in cui tanti ebrei furono deportati nei campi di sterminio per la loro eliminazione.
La santa di oggi è S'Angela Merici
Abbuffàrsi, abboffàrsi - verbo riflessivo
Voce popolare romanesca, ormai diffusa
Significato: mangiare a crepapelle
Coniugazione: 1°a persona singolare indicativa presente: io mi abbùffo o mi abbòffo
Significato: mangiare a crepapelle
Coniugazione: 1°a persona singolare indicativa presente: io mi abbùffo o mi abbòffo
giovedì 26 gennaio 2012
Abbrutire - verbo transitivo
Significato: ridurre come un bruto.
Attenzione: non confondere con abbruttire = rendere brutto
Attenzione: non confondere con abbruttire = rendere brutto
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
Vangelo
Lc 10,1-9
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Parola del Signore
mercoledì 25 gennaio 2012
Messaggio da Medjugorie del 25 gennaio 2012
Cari figli, anche oggi vi invito con gioia ad aprire i vostri cuori e ad ascoltare la mia chiamata. Io desidero avvicinarvi di nuovo al mio Cuore Immacolato, dove troverete rifugio e pace. Apritevi alla preghiera affinchè essa diventi gioia per voi. Attraverso la preghiera l'Altissimo vi darà l'abbondanza di grazia e voi diventerete le mie mani tese in questo mondo inqueto che anela alla pace: Figilioli, testimoniate la fede con le vostra vita e pregate affinchè di giorno in giorno la fede cresca nei vostri cuori Io sono con voi.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata
Grazie per aver risposto alla mia chiamata
abbrunàre, abbrunìre - verbi transitivi
Sono considerati sinonimi e significano: fregiare con segni di lutto.
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
Vangelo
Mc 16,15-18
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Parola del Signore
martedì 24 gennaio 2012
Abbrìvo abbrivio sostantivo maschile
Etimologia: deriva dal latino ab e riva
Termine marinaresco: indica la velocità iniziale di un natante mediante i suoi mezzi di propulsione.
Senso figurato: Spinta
Termine marinaresco: indica la velocità iniziale di un natante mediante i suoi mezzi di propulsione.
Senso figurato: Spinta
Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre
Vangelo
Mc 3,31-35
Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Parola del Signore
lunedì 23 gennaio 2012
Abbreviazione = sigla
Si intende generalmente la riduzione grafica di un termine o di una frase mediante una sigla o qualche altra forma convenzionale.
Alcuni distinguono ulteriormente tra l'abbreviazione come "parola abbreviata"
es= esempio, agg = aggettivo, pag = pagina
La sigla è l'insieme di iniziali di un raggruppamento di parole
CRI = Croce Rossa Italiana
ACI = Automobile Club Italiano
Anche sigla significa abbreviatura
Dal Latino: tardo sigla, per singula signa
Alcuni distinguono ulteriormente tra l'abbreviazione come "parola abbreviata"
es= esempio, agg = aggettivo, pag = pagina
La sigla è l'insieme di iniziali di un raggruppamento di parole
CRI = Croce Rossa Italiana
ACI = Automobile Club Italiano
Anche sigla significa abbreviatura
Dal Latino: tardo sigla, per singula signa
Satana è finito
Vangelo
Mc 3,22-30
Satana è finito.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Parola del Signore
domenica 22 gennaio 2012
Convertitevi e credete al Vangelo
Vangelo
Mc 1,14-20
Convertitevi e credete al Vangelo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Parola del Signore
abbordare verbo transitivo
Etimologia: francesismo da aborder, i puristi lo accettano solo in senso proprio.
Propriamente, è termine marinaresco e indica l'avvicinarsi di bordo o il venire in collisione con un'altra nave.
Per est. di significato: avvicinarsi con intenzioni minacciose.
in senso figurato l'affrontare qualcosa con decisione.
Infine nell'uso popolare, indica l'avvicinarsi a una ragazza per attaccar discorso.
Coniu 1°a persona singolare indicativo presente: io abbòrdo.
Propriamente, è termine marinaresco e indica l'avvicinarsi di bordo o il venire in collisione con un'altra nave.
Per est. di significato: avvicinarsi con intenzioni minacciose.
in senso figurato l'affrontare qualcosa con decisione.
Infine nell'uso popolare, indica l'avvicinarsi a una ragazza per attaccar discorso.
Coniu 1°a persona singolare indicativo presente: io abbòrdo.
sabato 21 gennaio 2012
Abbordabile aggettivo
Propriamenta, di facile abbordo
Attenzione in senso figurativo è un francesismo per accessibile, avvicinabile
Attenzione in senso figurativo è un francesismo per accessibile, avvicinabile
III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra;
splendore e maestà dinanzi a lui,
potenza e bellezza nel suo santuario. (Sal 96,1.6)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
guida i nostri atti secondo la tua volontà,
perché nel nome del tuo diletto Figlio
portiamo frutti generosi di opere buone.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Padre, che nel tuo Figlio
ci hai dato la pienezza della tua parola e del tuo dono,
fa’ che sentiamo l’urgenza di convertirci a te
e di aderire con tutta l’anima al Vangelo,
perché la nostra vita
annunzi anche ai dubbiosi e ai lontani
l’unico Salvatore, Gesù Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te...
PRIMA LETTURA (Gn 3,1-5.10)
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.
Dal libro del profeta Giona
Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli.
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Fammi conoscere, Signore, le tue vie.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
SECONDA LETTURA (1Cor 7,29-31)
Passa la figura di questo mondo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mc 1, 15)
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.
VANGELO (Mc 1,14-20)
Convertitevi e credete al Vangelo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, il Signore è luce e salvezza per la nostra vita. Per l'intercessione di san Paolo, rivolgiamogli in comunione di fede le nostre suppliche.
Lo invochiamo dicendo: Padre, converti i nostri cuori!
1. Perché possiamo accogliere con docilità la Parola di Cristo tuo Figlio.
2. Perché nel mondo trionfi il bene sul male.
3. Perché gli uomini accolgano il messaggio di pace del Vangelo.
4. Perché le Chiese cristiane sappiano superare le divisioni ancora presenti.
5. Perché nelle famiglie si superino le fratture, attraverso una disponibilità al perdono reciproco.
6. Perché tutti i cristiani rispondano con docilità e prontezza alla propria vocazione.
O Dio, Padre di ogni uomo, giuda i nostri passi con la luce della tua Parola, e fa' che, uniti nel vincolo del tuo amore, accogliamo il tuo invito alla conversione e alla concordia. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso,
e consacrali con la potenza del tuo Spirito,
perché diventino per noi sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Guardate al Signore e sarete raggianti,
e il vostro volto non sarà confuso. (Sal 34,6)
Oppure:
“Io sono la luce del mondo”,
dice il Signore; “chi segue me,
non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12)
Oppure:
“Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete al Vangelo”. (Mc 1,15)
Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questi santi misteri
ci hai nutriti col corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che ci rallegriamo sempre del tuo dono,
sorgente inesauribile di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Nel Vangelo di Marco è la prima predica di Gesù.
È brevissima, ma offre una sintesi felicissima dei temi fondamentali di tutta la sua predicazione: il compimento del tempo, il regno di Dio, la conversione, la fede al vangelo. Poi vi è la chiamata dei primi discepoli: è il paradigma concreto di ogni sequela.
Ci sono due indicativi teologici che sono la ragione dei due successivi imperativi antropologici: è suonata l’ora messianica, l’attesa è finita poiché il regno di Dio si è fatto vicino, è ormai presente nella storia, perciò non è più possibile rimandare la decisione, occorre convertirsi, cambiare cioè la testa e la direzione del cammino passando a credere al vangelo.
Conversione e fede non sono due azioni che si succedono, ma due momenti del medesimo movimento: quello negativo del distacco, quello positivo di fondare la vita sul vangelo, cioè credere, mettendosi a seguire Gesù, appunto come Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni.
Vangelo è il termine greco che significa lieta notizia nuova, e una bella notizia evidentemente porta gioia. Il regno di Dio è l’espressione riassuntiva di tutta la gioia. Gesù è questo regno arrivato: la gioia è qui a portata di mano. Chi decide di seguire Gesù è sicuro di arrivarci anche lui.
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra;
splendore e maestà dinanzi a lui,
potenza e bellezza nel suo santuario. (Sal 96,1.6)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
guida i nostri atti secondo la tua volontà,
perché nel nome del tuo diletto Figlio
portiamo frutti generosi di opere buone.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Padre, che nel tuo Figlio
ci hai dato la pienezza della tua parola e del tuo dono,
fa’ che sentiamo l’urgenza di convertirci a te
e di aderire con tutta l’anima al Vangelo,
perché la nostra vita
annunzi anche ai dubbiosi e ai lontani
l’unico Salvatore, Gesù Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te...
PRIMA LETTURA (Gn 3,1-5.10)
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.
Dal libro del profeta Giona
Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli.
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Fammi conoscere, Signore, le tue vie.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
SECONDA LETTURA (1Cor 7,29-31)
Passa la figura di questo mondo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mc 1, 15)
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.
VANGELO (Mc 1,14-20)
Convertitevi e credete al Vangelo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, il Signore è luce e salvezza per la nostra vita. Per l'intercessione di san Paolo, rivolgiamogli in comunione di fede le nostre suppliche.
Lo invochiamo dicendo: Padre, converti i nostri cuori!
1. Perché possiamo accogliere con docilità la Parola di Cristo tuo Figlio.
2. Perché nel mondo trionfi il bene sul male.
3. Perché gli uomini accolgano il messaggio di pace del Vangelo.
4. Perché le Chiese cristiane sappiano superare le divisioni ancora presenti.
5. Perché nelle famiglie si superino le fratture, attraverso una disponibilità al perdono reciproco.
6. Perché tutti i cristiani rispondano con docilità e prontezza alla propria vocazione.
O Dio, Padre di ogni uomo, giuda i nostri passi con la luce della tua Parola, e fa' che, uniti nel vincolo del tuo amore, accogliamo il tuo invito alla conversione e alla concordia. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso,
e consacrali con la potenza del tuo Spirito,
perché diventino per noi sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Guardate al Signore e sarete raggianti,
e il vostro volto non sarà confuso. (Sal 34,6)
Oppure:
“Io sono la luce del mondo”,
dice il Signore; “chi segue me,
non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12)
Oppure:
“Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete al Vangelo”. (Mc 1,15)
Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questi santi misteri
ci hai nutriti col corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che ci rallegriamo sempre del tuo dono,
sorgente inesauribile di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Nel Vangelo di Marco è la prima predica di Gesù.
È brevissima, ma offre una sintesi felicissima dei temi fondamentali di tutta la sua predicazione: il compimento del tempo, il regno di Dio, la conversione, la fede al vangelo. Poi vi è la chiamata dei primi discepoli: è il paradigma concreto di ogni sequela.
Ci sono due indicativi teologici che sono la ragione dei due successivi imperativi antropologici: è suonata l’ora messianica, l’attesa è finita poiché il regno di Dio si è fatto vicino, è ormai presente nella storia, perciò non è più possibile rimandare la decisione, occorre convertirsi, cambiare cioè la testa e la direzione del cammino passando a credere al vangelo.
Conversione e fede non sono due azioni che si succedono, ma due momenti del medesimo movimento: quello negativo del distacco, quello positivo di fondare la vita sul vangelo, cioè credere, mettendosi a seguire Gesù, appunto come Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni.
Vangelo è il termine greco che significa lieta notizia nuova, e una bella notizia evidentemente porta gioia. Il regno di Dio è l’espressione riassuntiva di tutta la gioia. Gesù è questo regno arrivato: la gioia è qui a portata di mano. Chi decide di seguire Gesù è sicuro di arrivarci anche lui.
I suoi dicevano: «E' fuori di sé»
Vangelo
Mc 3,20-21
I suoi dicevano: «E' fuori di sé».
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Parola del Signore
venerdì 20 gennaio 2012
Abbondàre verbo intransitivo
Etimologia: derivato dal latino abundare = trabboccare, da unda = onda
Grammatica: richiede l'ausiliare avere quando ciò che si presenta in abbondanza è espresso da un complemento .
Esempio: il campo aveva abbondato di granturco
Richiede invece l'ausiliare essere quando ciò che è in abbondanza è il soggetto stesso
Esempio: in casa di Teresa il cibo è sempre abbondante
Coniug. 1°a persona sing. ind. pres.: io abbòndo.
Grammatica: richiede l'ausiliare avere quando ciò che si presenta in abbondanza è espresso da un complemento .
Esempio: il campo aveva abbondato di granturco
Richiede invece l'ausiliare essere quando ciò che è in abbondanza è il soggetto stesso
Esempio: in casa di Teresa il cibo è sempre abbondante
Coniug. 1°a persona sing. ind. pres.: io abbòndo.
Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui.
Vangelo
Mc 3,13-19
Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
Parola del Signore
giovedì 19 gennaio 2012
Abbonare (2) verbo transitivo
Etimologia: deriva dal francese aboner = limitare, poi, pattuire un prezzo per prestazioni ripetute più volte.
Effettuare un abbonamento per conto altrui
Coniugazioni 1°a persona sing. ind. pres.: io abbòno.
Effettuare un abbonamento per conto altrui
Coniugazioni 1°a persona sing. ind. pres.: io abbòno.
Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
Vangelo
Mc 3,7-12
Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
Parola del Signore
mercoledì 18 gennaio 2012
Abbonàre, abbuonàre (1) verbo transitivo
Etimologia. deriva da a- (2) meno buono.
Significato
Defalcare, detrarre, ridurre.
Coniugazione: 1°a persona singolare indicativa presente: io abbuòno
Al giorno d'oggi si tende ad abbandonare la forma abbuonàre.
La forma abbòno è popolare
Significato
Defalcare, detrarre, ridurre.
Coniugazione: 1°a persona singolare indicativa presente: io abbuòno
Al giorno d'oggi si tende ad abbandonare la forma abbuonàre.
La forma abbòno è popolare
È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?
Vangelo
Mc 3,1-6
È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Parola del Signore
martedì 17 gennaio 2012
Abboccàre verbo transitivo
Grammatica: regge il complemento oggetto.
per i puristi non si dovrebbe dire: abboccare all'amo, ma: abboccare l'amo.
oggi però è accettato k'uso intransitivo
esempio: I pesci hanno abboccato all'amo
Coniugazione 1°a persona singolare indicativa presente: io abbòcco; tu abbòcchi
Il Cambiamento
Tanto per cambiare, bisogna incominciare a cambiare se stessi, solo così potrai cambiare chi ti stà attorno.
Il buoni esempi trascinano, credimi.
Cerca di essere coerente nel tuo cammino di fede con quello che scrivi, con quello che dici, con quello che fai, con la tua vita.
Se l'uomo vecchio riaffiora con comportamenti che sono in contraddizione con il tuo cammino di fede e qualcuno te lo fa notare, ringrazialo per avertelo fatto notare.
Cerca sempre ti riappacificarti con chi ti attacca, se non ci riesci o se non è possibile, prega perchè si convertano.
Dice Paolo: prendete solo ciò che è buono
Il buoni esempi trascinano, credimi.
Cerca di essere coerente nel tuo cammino di fede con quello che scrivi, con quello che dici, con quello che fai, con la tua vita.
Se l'uomo vecchio riaffiora con comportamenti che sono in contraddizione con il tuo cammino di fede e qualcuno te lo fa notare, ringrazialo per avertelo fatto notare.
Cerca sempre ti riappacificarti con chi ti attacca, se non ci riesci o se non è possibile, prega perchè si convertano.
Dice Paolo: prendete solo ciò che è buono
Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!
Vangelo
Mc 2,23-28
Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
Parola del Signore
lunedì 16 gennaio 2012
Abbisognàre verbo transitivo
Significato: aver bisogno
esempio: aver abbisogno di molto denaro
essere necessario
esempio: mi abbisognano i tuoi suggerimenti
1°a (prima) persona singolare indicativa presente: io abbisògno
esempio: aver abbisogno di molto denaro
essere necessario
esempio: mi abbisognano i tuoi suggerimenti
1°a (prima) persona singolare indicativa presente: io abbisògno
v. intr. (ind. pr. abbisógno) [sec. XIII; a-+bisogno].
1) Avere bisogno: abbisognare di qualche cosa.
2) Mancare del necessario: meglio è morire che abbisognare
3) Occorrere: quel tanto che potesse abbisognare alla famiglia.
Lo sposo è con loro.
Vangelo
Mc 2,18-22
Lo sposo è con loro.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
Parola del Signore
domenica 15 gennaio 2012
Quando La parrocchia le associazioni e le istituzioni si mettono insieme
Quando La parrocchia, Le istituzioni civili e le associazioni locali si mettono insieme per organizzare eventi dedicati alla famiglia, alla sana cultura, manifestazioni culturali, per esempio mostra e gara cinofila e felina, premiazione dei disegni dei bambini, piantare un albero o altri eventi che coinvolgano tutta la famiglia dai più piccoli ai più grandi, dando il buon esempio alle nuove generazioni, specialmente gli adolescenti, allo stare insieme e socializzare in reciproco scambio nei confronti del prossimo e non ai fini propri egoistici.
Gli stessi rappresentanti che si mettono ad'animare questi eventi, dando anche una mano nell'allestimento di questi, per esempio gonfiare i palloncini, fare da commentatore, cucinare e distribuire cibi e bevande ecc ecc questi sono alcuni esempi che trascinano e portano al miglioramento interiore di se stessi e della società stessa.
contribuire a chiudere gli eventi dando una mano a risistemare il luogo dell'evento secondo le proprie possibilità.
Se tutti farebbero uno sforzo pur piccolo per migliorare se stessi e chi gli stà attorno, allora sì che la società cambierà in meglio.
Non è una cosa impossibile, ogni persona chè incomincia a cambiare se stessa, può cambiare chi gli stà attorno fino alla società umana intera, come si trattasse di una reazione a catena.
AB
Gli stessi rappresentanti che si mettono ad'animare questi eventi, dando anche una mano nell'allestimento di questi, per esempio gonfiare i palloncini, fare da commentatore, cucinare e distribuire cibi e bevande ecc ecc questi sono alcuni esempi che trascinano e portano al miglioramento interiore di se stessi e della società stessa.
contribuire a chiudere gli eventi dando una mano a risistemare il luogo dell'evento secondo le proprie possibilità.
Se tutti farebbero uno sforzo pur piccolo per migliorare se stessi e chi gli stà attorno, allora sì che la società cambierà in meglio.
Non è una cosa impossibile, ogni persona chè incomincia a cambiare se stessa, può cambiare chi gli stà attorno fino alla società umana intera, come si trattasse di una reazione a catena.
AB
Abbindolàre verbo transitivo
Propriamente, mettere la matassa sul bindolo per fare il gomitolo (bindolo=arcolaio)
in senso figurato ingannare
Significato:
v. tr. [sec. XVI; da bindolo]. Avvolgere il filo sul bindolo. Rifl., avvolgersi attorno al bindolo (detto di filo, ecc.).Fig., raggirare, imbrogliare, ingannare: abbindolare qualcuno con belle parole, con sotterfugi.
in senso figurato ingannare
Significato:
v. tr. [sec. XVI; da bindolo]. Avvolgere il filo sul bindolo. Rifl., avvolgersi attorno al bindolo (detto di filo, ecc.).Fig., raggirare, imbrogliare, ingannare: abbindolare qualcuno con belle parole, con sotterfugi.
sabato 14 gennaio 2012
2° DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te:
inneggi al tuo nome, o Altissimo.
Colletta Dio onnipotente ed eterno,
che governi il cielo e la terra,
ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo
e dona ai nostri giorni la tua pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Dio, che riveli i segni della tua presenza
nella Chiesa, nella liturgia e nei fratelli,
fa’ che non lasciamo cadere a vuoto
nessuna tua parola,
per riconoscere il tuo progetto di salvezza
e divenire apostoli e profeti del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (1Sam 3,3-10.19)
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.
Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni, Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio.
Allora il Signore chiamò: «Samuèle!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire.
Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuèle!»; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuèle fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.
Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuèle andò a dormire al suo posto.
Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuéle, Samuéle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».
Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 39)
Rit: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».
«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
SECONDA LETTURA (1Cor 6,13-15.17-20)
I vostri corpi sono membra di Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, il corpo non è per l’impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro il proprio corpo.
Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 1,41.17b)
Alleluia, alleluia.
«Abbiamo trovato il Messia»:
la grazia e la verità vennero per mezzo di lui.
Alleluia.
VANGELO (Gv 1,35-42)
Videro dove dimorava e rimasero con lui.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli Fratelli e sorelle, oggi il Signore ci chiama ad ascoltare la sua parola, per seguirla e metterla in pratica. Oggi si svela il senso della nostra dignità cristiana, spesso rovinata dalle nostre stesse divisioni. Preghiamo perché l'incontro con il Signore Gesù ci renda suoi discepoli e testimoni.
Lo invochiamo dicendo: Dona alla tua Chiesa pace ed unità!
1. Per
2. Per tutti i credenti in Cristo, perché non siano sordi all'appello del Signore, e sulla strada dell'ecumenismo si impegnino a superare ogni divisione e discordia, preghiamo.
3. Per coloro che hanno consacrato la vita all'annuncio del Vangelo, perché siano coerenti testimoni della tua Parola che salva, preghiamo.
4. Per tutti gli uomini, perché sappiano riscoprire nell'ascolto e nella meditazione della Parola di Dio la fonte della vera vita, preghiamo.
5. Per noi che partecipiamo all'Eucaristia, perché possiamo vivere, come i primi discepoli, la gioia dell'incontro con il Signore, preghiamo.
Signore, che hai detto ai primi discepoli “Venite e vedrete”, ascolta la nostra preghiera unanime. Libera la nostra mente e il nostro cuore da ogni sordità ed egoismo, e dona alla tua Chiesa pace ed unità, per poter offrire al Padre il sacrificio della lode con animo puro e riconoscente.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Preghiera sulle offerte Concedi a noi tuoi fedeli, Signore,
di partecipare degnamente ai santi misteri
perché, ogni volta che celebriamo
questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio,
si compie l’opera della nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione Dinanzi a me hai preparato una mensa
e il mio calice trabocca. (Sal 23,5)
Oppure:
Abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi
e vi abbiamo creduto. (1Gv 4,16)
Oppure:
Giovanni Battista vide Gesù e disse:
“Ecco l’Agnello di Dio!”.
E i discepoli seguirono Gesù. (Gv 1,36-37)
Preghiera dopo la comunione Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore,
perché nutriti con l’unico pane di vita
formiamo un cuor solo e un’anima sola.
Per Cristo nostro Signore.
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venerdì 13 gennaio 2012
Abiètto cfr. abieziòne
Significato:
agg. [sec. XIV; dal latino abiectus, gettato via].
1) Spregevole, vile, ignobile: “Una parlata arrogante d'un abbiettissimo scellerato” (Manzoni).
2) Reietto, disprezzato.
Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.
Vangelo
Mc 2,1-12
Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.
+ Dal Vangelo secondo Marco
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
Parola del Signore
giovedì 12 gennaio 2012
Abbiccì sostantivo maschile invariabile
Etimologia: deriva dalle prime tre lettere dell’alfabeto
italiano (a,b,c)
Esempio: L’ABC del far da te
Significato
Nozioni elementari
Nozioni fondamentali
Principi
Sillabario
Abbecedario
alfabeto3° figura insieme di nozioni elementari di una disciplina e sim.
Evitare la forma Abbiccì al posto di questa si usa scrivere in questa maniera: ABC
Nota: è forma più popolare e arcaica di alfabeto
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
>
Vangelo
Mc 1,40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Parola del Signore
mercoledì 11 gennaio 2012
Abbellire verbo transitivo
Coniug 1° (prima) persona singolare ind. presente: Io abbellisco;
2°a (seconda) persona Tu abbellisci
2°a (seconda) persona Tu abbellisci
Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.
Vangelo
Mc 1,29-39
Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Parola del Signore
martedì 10 gennaio 2012
Abbàttere verbo transitivo
Grammatica: si coniuga come battere
Esempio: abbattere un albero, abbattere una casa
Esempio: abbattere un albero, abbattere una casa
Errore comune è mettere l’accento tra un e albero = un’albero
Gesù insegnava come uno che ha autorità
Vangelo
Mc 1,21-28
Gesù insegnava come uno che ha autorità
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Parola del Signore
lunedì 9 gennaio 2012
Abbastanza avverbio
Significato: Quanto basta e non piuttosto, assai, alquanto.
esempio: ho mangiato abbastanza
esempio: ho mangiato abbastanza
Convertitevi e credete nel Vangelo.
Vangelo
Mc 1,14-20
Convertitevi e credete nel Vangelo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Parola del Signore
domenica 8 gennaio 2012
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.
Vangelo
Mc 1,7-11
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore
Abbàio e abbaio
Sostantivo maschile
Etimologia
deriva dal verbo abbaiare; è voce onomatopeica (bau bau)
Abbaio
Sostantivo maschile indica un abbaiare forte e prolungato di uno e più cani
Etimologia
deriva dal verbo abbaiare; è voce onomatopeica (bau bau)
Abbaio
Sostantivo maschile indica un abbaiare forte e prolungato di uno e più cani
Ecco l'agnello di Dio
Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: <<Ecco l'agnello di Dio,colui che toglie il peccato del mondo!>>.
sabato 7 gennaio 2012
Epifania tutte le feste porta via
Con l'Epifania tutte le feste porta via, ma vi è un ponte da oggi sabato 7 gennaio 2012 a domenica 8 gennaio 2012, Si prevede traffico intenso per il ritorno.
Il regno dei cieli è vicino.
Vangelo
Mt 4,12-17.23-25
Il regno dei cieli è vicino.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Parola del Signore
abat-jour
Sostantivo maschile invariabile
Attenzione è un francesismo vuol dire abbatti luce, da abat, abbattere, e jour=luce
E' preferibile l'italiano Paralume.
Modo corretto di dire un abat-jour
Errato una abat-jour
Attenzione è un francesismo vuol dire abbatti luce, da abat, abbattere, e jour=luce
E' preferibile l'italiano Paralume.
Modo corretto di dire un abat-jour
Errato una abat-jour
Battesimo del Signore Dal Vangelo secondo Marco 1, 7-11
I quel tempo, Giovanni proclamava: <<Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali.
Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo>>.
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.
E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di luo come una colomba.
E venne una voce dal cielo: <<Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compacimento>>.
Parola del Signore
Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo>>.
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.
E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di luo come una colomba.
E venne una voce dal cielo: <<Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compacimento>>.
Parola del Signore
venerdì 6 gennaio 2012
Arrivarono i tre re Magi con oro, incenso e mirra
Ed ecco LaStella che avevano visto spuntare, li precedeva, finchè giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Al vedere LaStella, provarono una gioia grandissima.
Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono.
Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
6 gennaio 2012 13:43
La preposizione A- (2) prefisso
ETIMOLOGIA deriva dalla preposizione latina ad, con valore di avvicinamento
Gramm. serve principalmente alla formazione di verbi: es: accorrere a+correre
attirare a+tirare
Gramm. la consonante iniziale della parola con cui entra in composizione si raddoppia A+:
porre = apporre, giungere= aggiungere, tingere = attingere, tardare = attardare, testare = attestare e così via.
Davanti a vocale assume la forma eufonica ad: es. ad+ornare = adornare
Gramm. serve principalmente alla formazione di verbi: es: accorrere a+correre
attirare a+tirare
Gramm. la consonante iniziale della parola con cui entra in composizione si raddoppia A+:
porre = apporre, giungere= aggiungere, tingere = attingere, tardare = attardare, testare = attestare e così via.
Davanti a vocale assume la forma eufonica ad: es. ad+ornare = adornare
A tutti i bambini arriva la Befana2012!!!
Sta arrivando la befana con le scarpe tutte rotte!
Nella calza troveremo dolcetti o carbone?
Se siamo stati cattivi il carbone!
Ma se siamo stati buoni i dolcetti troveremo!
E tutti i bambini e le bambine saran felici!!!
Buona Epifania.
giovedì 5 gennaio 2012
La preposizione A da evitare
E' da evitare il francesismo di uso burocratico formato da a più l'infinito nelle espressioni del tipo; a spedire, s registrare, a riportare, invece di quelle più corrette: da spedire, da registrare, da riportare.
convene infine evitarel'uso di a seguito dalle preposizioni articolate: di, del, della, degli, dei, delle.
Esempio di errore: mi hanno pesentato a delle persone
Più corretto dire: mi hanno presentato ad alcune persone
Etimologia: deriva dalla lettera greca alfa, con valore privativo e negativo.
indica infatti privazione o negazione: esempio. apolitico ( privo di interessi politici) acefalo (senza testa), assessuato (privo di differenziazone sessuale) , apolide (privo di cittadinanza).
GRAMMATICA. davanti a vocale assume la forma an (es. anacronismo, anarchia, analfabeta, analcolico, analgesico, anonimo)
convene infine evitarel'uso di a seguito dalle preposizioni articolate: di, del, della, degli, dei, delle.
Esempio di errore: mi hanno pesentato a delle persone
Più corretto dire: mi hanno presentato ad alcune persone
Etimologia: deriva dalla lettera greca alfa, con valore privativo e negativo.
indica infatti privazione o negazione: esempio. apolitico ( privo di interessi politici) acefalo (senza testa), assessuato (privo di differenziazone sessuale) , apolide (privo di cittadinanza).
GRAMMATICA. davanti a vocale assume la forma an (es. anacronismo, anarchia, analfabeta, analcolico, analgesico, anonimo)
Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele.
Vangelo
Gv 1,43-51
Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore
mercoledì 4 gennaio 2012
La preposizione A espressioni come...
Espressioni come: al galoppo, al trotto (esempio di un titolo: corse al Trotto), al sabato, 100 chilometri all'ora, però sono state accolte nell'uso.
Così espressioni come : alla mattina , al tramonto, alla sera, due volte alla settimana, una volta all'anno.
I puristi ritengono comunque più corretto dire: di galoppo, di trotto, il sabato, 100 chilometri l'ora, la mattina , il tramonto, la sera, due volte, la settimana, una volta l'anno e così via.
E' in genere accettata la locuzione a richiesta generale; sarebbe invece meglio evitare il semplice a richiesta preferendo gli il più corretto su richiesta di.
Così espressioni come : alla mattina , al tramonto, alla sera, due volte alla settimana, una volta all'anno.
I puristi ritengono comunque più corretto dire: di galoppo, di trotto, il sabato, 100 chilometri l'ora, la mattina , il tramonto, la sera, due volte, la settimana, una volta l'anno e così via.
E' in genere accettata la locuzione a richiesta generale; sarebbe invece meglio evitare il semplice a richiesta preferendo gli il più corretto su richiesta di.
Abbiamo trovato il Messia.
Vangelo
Gv 1,35-42
Abbiamo trovato il Messia.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Parola del Signore
martedì 3 gennaio 2012
La preposizione A
Fare attenzione rifitano espressioni del tipo: insieme a Sergio, un tizio a nome Franco, eletto a sindaco. al centro, riguardo alla question, stimare al giusto valore, terreno a vendere, associazione a delinquere, a questo modo, contemporaneo a Verdi. Sono tutte le espressioni poco corrette.
Si deve dire invece: insieme con (o solo Con) Sergio, un tizio di nome Franco, eletto Sindaco, in centro, riguardo la questione, stimare secondo il giusto valore, terreno da vendere, associazione per delinquere, in questo modo, contemporaneo di verdi.
Si deve dire invece: insieme con (o solo Con) Sergio, un tizio di nome Franco, eletto Sindaco, in centro, riguardo la questione, stimare secondo il giusto valore, terreno da vendere, associazione per delinquere, in questo modo, contemporaneo di verdi.
Ecco l’agnello di Dio.
Vangelo
Gv 1,29-34
Ecco l’agnello di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore
lunedì 2 gennaio 2012
A Preposizione propria semplice
Grammatica Quando è unita agli articolideterminativi forma le preposizioni articolate: a+il = al a+la= alla; a+lo=allo a+gli= agli; a+i= ai; a+le = alle
davanti a una parola che comincia conla vocale la a può assumere il cosidetto d eufonico e trasformarsi inad. Es. ad Alessandria. Oggi però si preferisce usare la semplice a eccetto nei casi dievidente cacofonia
Esempio
a Imola, a Oristano, ad Alessandria O nell'uso scritto
Usata come prefisso vuole il raddoppiamento della consonante iniziale del termine di cui divieneprefisso:
a+dosso = addosso, a+capo = accapo, a+fondo= affondo e così via.
Usando questa preposizione è possibile incorrere in numerosi errorie inesattezze.
Purtroppo, l'uso ha condizionato anche alcuni dizionari, che hanno finito per accettare espressioni un tempo ritenute poco corrette.
Questa preposizione in genere è utilizzata per formare molte locuzioni avverbiali.
Nelle seguenti iterazioni, come ricordano lebuone grammatiche italiane, la preposizione A dovrebbe essere sempre ripetuta. Si dovrebbe infatti dire: a passo a passo, a due a due, a goccia a goccia, a mano a mano.
E' sbagliato scrivere o parlare: mano a mano, poco a poco, goccia a goccia, due a due, passo a passo e così via.
Questi ultimi a detta dei puristi sono francesismi da evitare.
Errate: pasta al sugo, gelato alla crema, uova al burro, carne al pomodoro e similari.
I puristi ritengonopiù corretto dire: pasta con il sugo, gelato con la crema, uova con ill burro, carne con il pomodoro.
davanti a una parola che comincia conla vocale la a può assumere il cosidetto d eufonico e trasformarsi inad. Es. ad Alessandria. Oggi però si preferisce usare la semplice a eccetto nei casi dievidente cacofonia
Esempio
a Imola, a Oristano, ad Alessandria O nell'uso scritto
Usata come prefisso vuole il raddoppiamento della consonante iniziale del termine di cui divieneprefisso:
a+dosso = addosso, a+capo = accapo, a+fondo= affondo e così via.
Usando questa preposizione è possibile incorrere in numerosi errorie inesattezze.
Purtroppo, l'uso ha condizionato anche alcuni dizionari, che hanno finito per accettare espressioni un tempo ritenute poco corrette.
Questa preposizione in genere è utilizzata per formare molte locuzioni avverbiali.
Nelle seguenti iterazioni, come ricordano lebuone grammatiche italiane, la preposizione A dovrebbe essere sempre ripetuta. Si dovrebbe infatti dire: a passo a passo, a due a due, a goccia a goccia, a mano a mano.
E' sbagliato scrivere o parlare: mano a mano, poco a poco, goccia a goccia, due a due, passo a passo e così via.
Questi ultimi a detta dei puristi sono francesismi da evitare.
Errate: pasta al sugo, gelato alla crema, uova al burro, carne al pomodoro e similari.
I puristi ritengonopiù corretto dire: pasta con il sugo, gelato con la crema, uova con ill burro, carne con il pomodoro.
Quello che avete udito da principio rimanga in voi.
Prima lettura
1Gv 2,22-28
Quello che avete udito da principio rimanga in voi.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi. E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito.
E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta.
Parola di Dio
domenica 1 gennaio 2012
Domenica 1 Gennaio 2012 - Maria Santissima Madre di Dio
Canto al Vangelo (Ebr 1,1.2)
Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti;
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.
Vangelo
Lc 2,16-21
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca
Parola del Signore
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.
Vangelo
Lc 2,16-21
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore
Omelia di Papa Benedetto XVI - Basilica Vaticana
Omelia (01-01-2006)
Papa Benedetto XVI - Card. Joseph Ratzinger
Commento Luca 2,16-21
Omelia di Papa Benedetto XVI - Basilica Vaticana
Cari fratelli e sorelle!
Nell'odierna liturgia il nostro sguardo continua ad essere rivolto al grande mistero dell'incarnazione del Figlio di Dio, mentre, con particolare risalto, contempliamo la maternità della Vergine Maria. Nel brano paolino che abbiamo ascoltato (cfr Gal 4, 4), l'apostolo accenna in maniera molto discreta a colei per mezzo della quale il Figlio di Dio entra nel mondo: Maria di Nazareth, la Madre di Dio, la Theotòkos. All'inizio di un nuovo anno, siamo come invitati a metterci alla sua scuola, a scuola della fedele discepola del Signore, per imparare da Lei ad accogliere nella fede e nella preghiera la salvezza che Dio vuole effondere su quanti confidano nel suo amore misericordioso.
La salvezza è dono di Dio; nella prima lettura essa ci è stata presentata come benedizione: "Ti benedica il Signore e ti protegga... rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace" (Nm 6, 24.26). Si tratta qui della benedizione che i sacerdoti usavano invocare sul popolo al termine delle grandi feste liturgiche, particolarmente nella festa dell'anno nuovo. Siamo in presenza di un testo assai pregnante, scandito dal nome del Signore che viene ripetuto all'inizio di ogni versetto. Un testo che non si limita ad una semplice enunciazione di principio, ma tende a realizzare ciò che afferma. Come è noto, infatti, nel pensiero semitico, la benedizione del Signore produce, per forza propria, benessere e salvezza, così come la maledizione procura disgrazia e rovina. L'efficacia della benedizione si concretizza poi, più specificamente, da parte di Dio nel proteggerci (v. 24), nell'esserci propizio (v. 25) e nel donarci la pace, cioè, in altri termini, nell'offrirci l'abbondanza della felicità.
Facendoci riascoltare questa antica benedizione, all'inizio di un nuovo anno solare, la liturgia è come se volesse incoraggiarci ad invocare a nostra volta la benedizione del Signore sul nuovo anno che muove i primi passi, perché sia per tutti noi un anno di prosperità e di pace. Ed è proprio questo augurio che vorrei rivolgere agli illustri Ambasciatori del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, i quali prendono parte all'odierna celebrazione liturgica. Saluto il Cardinale Angelo Sodano, mio Segretario di Stato. Insieme con lui, saluto il Cardinale Renato Raffaele Martino e tutti i componenti del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Ad essi sono particolarmente riconoscente per l'impegno profuso nel diffondere l'annuale Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, diretto ai cristiani e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Un saluto cordiale anche ai numerosi pueri cantores, che con il loro canto rendono ancor più solenne questa Santa Messa con la quale invochiamo da Dio il dono della pace per il mondo intero.
Scegliendo per il Messaggio dell'odierna Giornata Mondiale della Pace il tema: "Nella verità, la pace", ho voluto esprimere la convinzione che "dove e quando l'uomo si lascia illuminare dallo splendore della verità, intraprende quasi naturalmente il cammino della pace" (n. 3). Come non vedere di ciò un'efficace ed appropriata realizzazione nel brano evangelico appena proclamato, dove abbiamo contemplato la scena dei pastori in cammino verso Betlemme per adorare il Bambino? (cfr Lc 2, 16). Non sono forse quei pastori che l'evangelista Luca ci descrive nella loro povertà e nella loro semplicità obbedienti al comando dell'angelo e docili alla volontà di Dio, l'immagine più facilmente accessibile a ciascuno di noi, dell'uomo che si lascia illuminare dalla verità, divenendo così capace di costruire un mondo di pace?
La pace! Questa grande aspirazione del cuore d'ogni uomo e d'ogni donna si edifica giorno dopo giorno con l'apporto di tutti, facendo anche tesoro della mirabile eredità consegnataci dal Concilio Vaticano II con la Costituzione pastorale Gaudium et spes, dove si afferma, tra l'altro, che l'umanità non riuscirà a "costruire un mondo veramente più umano per tutti gli uomini e su tutta la terra, se gli uomini non si volgeranno tutti con animo rinnovato alla verità della pace" (n. 77). Il momento storico nel quale veniva promulgata la Costituzione Gaudium et spes, il 7 dicembre del 1965, non era molto diverso dal nostro; allora, come, purtroppo, anche ai nostri giorni, tensioni di vario genere si profilavano sull'orizzonte mondiale. Di fronte al permanere di situazioni di ingiustizia e di violenza che continuano ad opprimere diverse zone della terra, davanti a quelle che si presentano come le nuove e più insidiose minacce alla pace - il terrorismo, il nichilismo ed il fondamentalismo fanatico - diventa più che mai necessario operare insieme per la pace!
È necessario un "sussulto" di coraggio e di fiducia in Dio e nell'uomo per scegliere di percorrere il cammino della pace. E questo da parte di tutti: singoli individui e popoli, Organizzazioni internazionali e potenze mondiali. In particolare, nel Messaggio per l'odierna ricorrenza, ho voluto richiamare l'Organizzazione delle Nazioni Unite a prendere rinnovata coscienza delle sue responsabilità nella promozione dei valori della giustizia, della solidarietà e della pace, in un mondo sempre più segnato dal vasto fenomeno della globalizzazione. Se la pace è aspirazione di ogni persona di buona volontà, per i discepoli di Cristo essa è mandato permanente che impegna tutti; è missione esigente che li spinge ad annunciare e testimoniare "il Vangelo della Pace", proclamando che il riconoscimento della piena verità di Dio è condizione previa e indispensabile per il consolidamento della verità della pace. Possa questa consapevolezza crescere sempre più, sì che ogni comunità cristiana diventi "fermento" di un'umanità rinnovata nell'amore.
"Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore" (Lc 2, 19). Il primo giorno dell'anno è posto sotto il segno di una donna, Maria. L'evangelista Luca la descrive come la Vergine silenziosa, in costante ascolto della parola eterna, che vive nella Parola di Dio. Maria serba nel suo cuore le parole che vengono da Dio e, congiungendole come in un mosaico, impara a comprenderle. Alla sua scuola vogliamo apprendere anche noi a diventare attenti e docili discepoli del Signore. Con il suo aiuto materno, desideriamo impegnarci a lavorare alacremente nel "cantiere" della pace, alla sequela di Cristo, Principe della Pace. Seguendo l'esempio della Vergine Santa, vogliamo lasciarci guidare sempre e solo da Gesù Cristo, che è lo stesso ieri, oggi e sempre! (cfr Eb 13, 8).
Attraverso la fede, tutti possiamo generare Cristo
Omelia (01-01-2007)
padre Raniero Cantalamessa
Attraverso la fede, tutti possiamo generare Cristo
Il Concilio ci ha insegnato a guardare a Maria come alla "figura" della Chiesa, cioè suo esemplare perfetto e sua primizia. Ma può, Maria, essere di modello alla Chiesa anche nel suo titolo di "Madre di Dio" con cui viene onorata in questo giorno? Possiamo noi diventare madri di Cristo?
Non solo ciò è possibile, ma alcuni Padri della Chiesa sono arrivati a dire che, senza questa imitazione, il titolo di Maria sarebbe inutile per me: "Che giova a me ? dicevano ? che Cristo sia nato una volta da Maria a Betlemme, se non nasce anche per fede nella mia anima?". Gesù stesso iniziò questa applicazione alla Chiesa del titolo di " Madre di Cristo", quando dichiarò: "Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica" (Lc 8, 21). La liturgia odierna ci presenta Maria come la prima di coloro che diventano madri di Cristo mediante l'ascolto attento della sua parola. Ha scelto infatti, per questa festa, il brano evangelico dove è scritto che "Maria, da parte sua, serbava tutte queste parole meditandole nel suo cuore".
Come si diventa, in concreto, madre di Cristo ce lo spiega Gesù stesso: ascoltando la Parola e mettendola in pratica. Vi sono due maternità incomplete o due tipi di interruzione di maternità. Una è quella, antica e nota, dell'aborto. Essa ha luogo quando si concepisce una vita ma non si partorisce, perché, nel frattempo, o per cause naturali o per il peccato degli uomini, il feto è morto. Fino a poco fa', questo era l'unico caso che si conosceva di maternità incompleta. Oggi se ne conosce un altro che consiste, all'opposto, nel partorire un figlio senza averlo concepito. Così avviene nel caso di figli concepiti in provetta e immessi, in un secondo momento, nel seno di una donna, e nel caso desolante e squallido dell'utero dato in prestito per ospitare, magari a pagamento, vite umane concepite altrove. In questo caso, quello che la donna partorisce, non viene da lei, non è concepito "prima nel cuore che nel corpo".
Purtroppo, anche sul piano spirituale ci sono queste due tristi possibilità. Concepisce Gesù senza partorirlo chi accoglie la Parola, senza metterla in pratica, chi continua a fare un aborto spirituale dietro l'altro, formulando propositi di conversione che vengono poi sistematicamente dimenticati e abbandonati a metà strada; chi si comporta verso la Parola come l'osservatore frettoloso che guarda il suo volto nello specchio e poi se ne va dimenticando subito com'era (cfr. Gc 1, 23 24). Insomma, chi ha la fede, ma non ha le opere.
Partorisce, al contrario, Cristo senza averlo concepito chi fa tante opere, magari anche buone, ma che non vengono dal cuore, da amore per Dio e da retta intenzione, ma piuttosto dall'abitudine, dall'ipocrisia, dalla ricerca della propria gloria e del proprio interesse, o semplicemente dalla soddisfazione che dà il fare, l'agire. Insomma, chi ha le opere, ma non ha la fede.
Questi i casi negativi, di una maternità incompleta. San Francesco d'Assisi ci descrive i1 caso positivo di una vera e completa maternità che ci fa somigliare a Maria: "Siamo madri di Cristo ? scrive ? quando lo portiamo nel cuore e nel corpo nostro per mezzo del divino amore e della pura e sincera coscienza; lo generiamo attraverso le opere sante, che devono risplendere agli altri in esempio!". Noi ? viene a dire il santo ? concepiamo Cristo quando lo amiamo in sincerità di cuore e con rettitudine di coscienza, e lo diamo alla luce quando compiamo opere sante che lo manifestano al mondo.
Auguri e buon anno nuovo 2012!!!
Ciao come va'? auguri.
Auguri anche a tutti voi per un nuovo Anno migliore!!!
Grazie di Cuore
Auguri anche a tutti voi per un nuovo Anno migliore!!!
Grazie di Cuore
Auguri buon Anno 2012
Ho creato questo blog proprio al primo minuto del 2012
Tanti Auguri di un buon 2012
Tanti Auguri di un buon 2012
Viaggio nel tempo degli errori più comuni della lingua italiana
Da oggi vogliamo incominciare giorno dopo giorno questa avventura alla scoperta degli errori che si commettono dell'italiano scritto è parlato.
Questo blog diventerà un piccolo vocabolario degli errori dell'Italiano corrente.
1 errore al giorno permettera in modo progressivo di migliorare il nostro italiano
Se mi sbaglio mi corriggerete
Giovanni Paolo II
16 ottobre 1978
Questo blog diventerà un piccolo vocabolario degli errori dell'Italiano corrente.
1 errore al giorno permettera in modo progressivo di migliorare il nostro italiano
Se mi sbaglio mi corriggerete
Giovanni Paolo II
16 ottobre 1978
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